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Smart Working e Coworking a confronto

Smart Working e Coworking a confronto

Un obiettivo che accomuna tutte le aziende è quello di voler ottimizzare il proprio modello di business allo scopo di massimizzare la sua efficienza. Per raggiungere questo risultato le aziende devono necessariamente priorizzare due componenti della loro organizzazione:

Le risorse umane sono l’insieme di persone che prestano la propria attività lavorativa all’interno dell’azienda. Questo elemento svolge un ruolo chiave nella determinazione del successo o del fallimento di tutte le realtà lavorative.

L‘ambiente di lavoro, come si può facilmente intuire, si riferisce al luogo fisico in cui i lavoratori svolgono le proprie mansioni. Il fattore in questione incide fortemente sulle prestazioni dei lavoratori ed è in grado di influenzare profondamente la loro produttività. 

Il Coworking

Negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo del mondo digitale e alla nascita del Coworking come suo risultato. Il Coworking è un stile di lavoro che prevede lo svolgimento dell’attività lavorativa in uno spazio condiviso all’interno del quale vengono installate postazioni di lavoro autonome. I luoghi che vengono adibiti a questo tipo di attività sono solitamente degli Open Space che accolgono per la maggior parte liberi professionisti e start-ups.

Il motivo per cui le start-up spesso optano per questa soluzione risiede in motivi economici. Le aziende che si trovano ancora in uno stato primordiale della loro esistenza tendono infatti a non avere margini di profitto elevati, motivo per cui non possono permettersi di investire ingenti somme di denaro nell’acquisto di un edificio. Scegliere di utilizzare gli spazi di Coworking risulta tra l’altro molto conveniente per Team composti da meno di 12 persone in quanto consente di risparmiare una media di $2.700 al mese (valuepenguin.com).

Questa sostanziosa riduzione dei costi è un elemento di grande importanza e ha senza dubbio contribuito alla crescita di questo stile di lavoro in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, ad esempio, il numero di spazi di Coworking è aumentato enormemente nel periodo che intercorre tra il 2007 e il 2022. Nel 2007, infatti, esistevano solo 14 realtà, mentre al giorno d’oggi ne esistono addirittura più di 6.000 (statista.com).

Svolgere la propria attività in uno spazio non tradizionale quale un Coworking permette alle persone di unire momenti di piena concentrazione a momenti di networking con altri coworkers.

Nonostante la crescita che ha caratterizzato gli ultimi 15 anni sia stata decisamente notevole, nel 2020 abbiamo assistito a un grave rallentamento dell’espansione del Coworking a causa dell’emergenza sanitaria mondiale (Covid-19). Tuttavia, durante questo periodo di emergenza sanitaria mondiale è diventata popolare un’altra forma di lavoro: lo Smart Working

Lo Smart Working

Mentre lavorare in uno spazio di Coworking prevede uno stretto contatto con altre persone, lo Smart Working può essere visto in maniera opposta. Questa modalità di esecuzione del lavoro implica la possibilità di lavorare ovunque e con chi si voglia, anche da soli nel comfort della propria casa.

Durante la Pandemia abbiamo assistito alla crescita esponenziale dello Smart Working. Oggi, a due anni di distanza dall’inizio dell’emergenza sanitaria, milioni di persone hanno deciso di continuare a lavorare da remoto nonostante l’allentamento delle misure di sicurezza. Come mai? La ragione è semplice: lo Smart Working funziona e le persone apprezzano molto la libertà di scegliere autonomamente dove e quando lavorare.

Con un contratto di Smart Working, perciò, non viene più richiesto ai lavoratori di recarsi fisicamente in ufficio dal momento che è l’ufficio stesso a “seguirli”.

Stiamo assistendo a una trasformazione del concetto legato al termine “Ufficio”. Fino a poco tempo fa con questa parola si identificava lo spazio fisico in cui le persone si recano tutti i giorni per lavorare. Da qualche anno a questa parte, complice anche la Pandemia, l’ufficio è diventato un luogo virtuale accessibile da qualsiasi posto nel mondo.

Spesso i concetti legati a Smart Working e Coworking vengono messi a confronto come se fossero entrambi dei contratti di lavoro, ma non è affatto così. Analizzando il significato di questi termini inglesi diventa lampante la loro profonda differenza:

Nel momento in cui, però, uno smart worker decide di recarsi in uno spazio di lavoro Coworking per svolgere il proprio lavoro si assiste all’unione dei due mondi. Nonostante a primo impatto le due realtà possano sembrare incompatibili, notiamo invece come abbiano il potenziale per coesistere e stravolgere il mondo del lavoro al quale siamo abituati.

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