La continua evoluzione del mercato ha portato anche la scienza della BI a fare passi da gigante nelle soluzioni offerte dai vendor agli utenti, in special modo nell’ultimo decennio. In questo articolo abbiamo messo a confronto Microsoft Power BI vs. Qlik, due dei player leader del mercato. Chi l’ha spunta? Scopritelo con noi…
- L’evoluzione della Business Intelligence
- Le 5 “Use Case” del Magic Quadrant di Gartner
- Le 15 Capabilities che una BI solution deve soddisfare
- Power BI vs Qlik: mettiamo a confronto i due strumenti;
- Conclusioni
L’evoluzione della Business Intelligence
Dalla raccolta e organizzazione dei dati, al report. Una reportistica (veramente) accessibile, agile e incentrata sul business, che apre le sue porte anche agli utenti non-IT. Così potremmo definire in estrema sintesi l’evoluzione che nell’ultimo decennio abbondante ha investito il mercato della Business Intelligence.
Un percorso che, dai tradizionali database, si converte in report fruibili che esplicano dinamiche aziendali specifiche, ma che presentano anche trend e richieste future dei consumatori, in linea insomma con le necessità di business delle aziende.
In questo percorso, la ricerca all’interno dei dati aziendali di trend e opportunità, mantiene fermi i suoi capisaldi:
- Aumentare le vendite;
- Ridurre le perdite;
- Ottimizzare i costi;
- Efficientare i processi aziendali;
- Prendere decisioni importanti su basi concrete.
Ma quali sono le feature che dobbiamo tenere in considerazione per scegliere lo strumento di BI più affidabile ed efficiente per le nostre necessità? E, soprattutto, come ci possono aiutare nell’analisi della sfida che vede Power BI vs. Qlik?
Le 5 “Use Case” del Magic Quadrant di Gartner
In questa analisi un “magico” aiuto ci viene dallo studio di settore condotto dall’americana Gartner che, attraverso il suo Magic Quadrant restituisce, con rigorosi criteri analitici, una mappa aggiornata dell’ecosistema delle soluzioni disponibili.
Ciascun vendor viene poi inserito in uno dei quattro diversi riquadri (in ordine crescente Niche Players, Visionaries, Challengers e Leaders) a seconda di due specifici criteri: la loro “Ability to Execute” e la “Completeness of Vision”. Ma non finisce qui.
Le regole e i valori con cui Gartner inserisce e posiziona i vari vendor infatti comprendono:
- 5 “Use Case”
- 15 “Capability”.
I primi cinque parametri che formano la base di valutazione qualitativa dell’offerta di Business intelligence (insieme a valori quali la presenza quantitativa e il relativo peso sul mercato) sono:
- Agile Centralized BI Provisioning Base della cosiddetta ‘versione unica della verità’
- Decentralized Analytics Base, tra l’altro, per le funzioni self-service
- Governed Data Discovery Certifica tramite un System of Record gestito dall’IT i contenuti generati dagli utenti
- OEM or Embedded BI Sempre più frequente nei processi o applicazioni business
- Extranet Deployment Stesso scopo del primo caso, ma all’esterno dell’impresa
Le 15 Capability che una BI solution deve soddisfare
A queste 5 Use Case, come anticipato, si aggiungono altri 15 parametri o “Capability” che fungono da metro di valutazione per il posizionamento dei vendor all’interno del sistema ideato da Gartner. Questi parametri sono a loro volta divisi in 5 diverse macrocategorie e vanno a costituire il seguente schema di analisi che ci sarà molto utile nell’analisi del confronto Power BI vs Qlik:
- Infrastruttura:
- funzioni di amministrazione, sicurezza, auditing e altro;
- capacità di deploy e delivery su cloud;
- connessione e acquisizione alle fonti-dati.
- Data Management:
- gestione dei metadati;
- capacità di ETL e data storage incorporate;
- selezione e preparazione dei dati per via grafica (drag & drop) e self-service.
- Creazione dei contenuti:
- funzioni analitiche avanzate e incorporate;
- dashboard interattive;
- esplorazione visuale interattiva;
- data discovery ‘smart’, senza modelli o algoritmi predefiniti ed eventualmente con linguaggio naturale;
- utilizzo di dispositivi mobili in modalità publishing o interattiva.
- Condivisione dei risultati:
- supporto all’inclusione dei contenuti analitici nei processi di business aziendali;
- possibilità di render note le analisi tramite vari metodi di distribuzione.
- Aspetti generali della piattaforma:
- livello di fruizione ‘seamless’ delle varie capacità del o dei prodotti;
- facilità di amministrazione e deployment.
Power BI vs Qlik: mettiamo a confronto i due sistemi
Nonostante l’accuratezza dell’analisi svolta da Gartner il nodo sulle differenze tra i due sistemi non si scioglie del tutto. Secondo questo sistema di valutazione infatti, sia Power BI che Qlik vengono inseriti nel quadrante “Leader” riservato cioè a quelle soluzioni che, come abbiamo visto, hanno sia una grande “Ability to Execute” sia un’ottima “Completeness of Vision”.
Ma allora come si dirime la disfida Power BI vs. Qlik?
Noi abbiamo provato a dare una risposta alla nostra ricerca attraverso un’ulteriore analisi per punti, che vi presentiamo così:
- Analisi e creazione
In questo ambito sono entrambi strumenti dotati di analisi e incorporamento avanzato. Anche il livello di supporto per la dashboard che offre analisi avanzate vede un funzionamento abbastanza simile nei due strumenti. Power BI si differenzia però grazie alla sua capacità di mostrare risultati comprovati, grazie all’integrazione con le origini dati che vedremo al punto 4. Inoltre può offrire un ulteriore supporto rispetto alla soluzione concorrente in aspetti come l’esplorazione da mobile e l’authoring.
- EDM (Enterprise Data Management)
In ambito di EDM le due piattaforme mostrano prestazioni abbastanza simili sia per funzionalità di archiviazione dei dati che di EDL (Extract, Transform, Load). La differenza sostanziale consta principalmente nella concentrazione maggiore in Qlik sulla parte dell’utente.
- Facilità pubblicazione dei risultati
Qui a fare differenza nel confronto Power BI vs. Qlik è l’approccio filosofico. Qlik infatti ha lavorato specificatamente sulla costruzione di applicazioni intuitive e accattivanti. Il chiaro scopo finale è quello di facilitare la pubblicazione, collaborazione e condivisione da parte degli utenti.
- Supporto infrastruttura
A livello di sicurezza, amministrazione e architettura si registra un approccio simile dei due vendor. La differenza in questo caso si registra a livello di connettività delle origini dati. In Power BI abbiamo un’integrazione con le applicazioni aziendali, strumenti di gestione e forza vendita che viene supportato attraverso l’integrazione con strumenti quali, ad esempio, Google Analytics o Microsoft Dynamics. Inoltre, ha la possibilità di integrarsi con altri strumenti come Salesforce, GitHub, Circuit ID, comScore, Azure Mobile Management, MS Excel, ecc.
- Facilità di apprendimento
Power BI in questo ambito risulta molto più semplice, grazie alla sua interfaccia utente molto intuitiva. Assomiglia infatti quasi ad una versione migliorata e integrata di Excel. Qlik al contrario è uno strumento più complesso, soprattutto per i principianti. Risulta quindi più semplice da utilizzare per esperti di data Science o programmatori.
- Facilità d’uso
Anche in questo caso la differenza sta nella filosofia di realizzazione. Qlik è infatti progettato per eseguire analisi, consentendo agli utenti di approfondire la codifica e personalizzare modelli già creati. Questo è ottimo per data scientist e programmatori esperti. Power BI invece grazie alla sua interfaccia utente permette un’esperienza migliore, più semplificata, senza complesse personalizzazioni di codifica.
- Funzionalità
Come già detto in precedenza Power BI si concentra primariamente su ogni utente, permettendo ad esempio a professionisti delle vendite e del marketing di utilizzarlo per i loro scopi. Qlik al contrario richiede come abbiamo già visto conoscenze avanzate di programmazione o Data Science, non alla portata di tutti.
- Costo-efficacia
Ultimo punto, ma non certo per importanza in questo confronto Power BI vs. Qlik: la convenienza.
Il piano tariffario offerto da Power BI è piuttosto semplice:
- La versione “desktop” è offerta gratuitamente;
- la versione “Pro” è disponibile invece ad un prezzo inferiore ai 10 dollari al mese per singolo utente;
- infine la versione “Premium” che offre una vasta gamma di funzionalità e offre prezzi di capacità per l’ottimizzazione dei costi.
Qlik al contrario non ha una struttura tariffaria così semplice. Anche qui c’è una versione “desktop” gratuita, che va usata tassativamente su un solo PC, però il resto dell’offerta è piuttosto nebulosa. È infatti costruita su uno schema di strumenti diversi che si interfacciano tra di loro e che vanno acquistati come opzioni a parte rispetto al software di base, che a sua volta si può trovare in diverse versioni. Insomma, per capire quale configurazione risponde alle nostre esigenze sarà necessario prima effettuare un’analisi approfondita della convenienza o meno dei singoli tool e delle integrazioni dell’ecosistema del software.
Conclusioni
Sostanzialmente quello che differenzia i due sistemi si può di fatto riassumere così: se Power BI ha come focus la facilità di interazione e produzione di reportistica e dashboard anche per utenti non-IT, dal canto suo Qlik nasce nell’ottica di soddisfare la richiesta di una customizzazione lato codice propria di utenti esperti e data scientist. Quindi chi vince nella sfida Power BI vs. Qlik? Si tratta di due soluzioni con filosofie diverse, che rispondono ad un mercato in continua evoluzione. La scelta giusta? Conoscerne più a fondo le feature per scegliere la soluzione migliore per le proprie necessità di business. Magari partendo dal prodotto di casa Microsoft.