La trasformazione digitale è un processo in continua evoluzione che coinvolge sempre di più tutti gli aspetti della società.
Dal punto di vista delle aziende, ma non solo, i cambiamenti associati allo sviluppo di app di tecnologia digitale rappresentano una pietra miliare per il mercato. Rimanere aggiornati in questo ambito rappresenta la chiave di volta per mantenere e migliorare il proprio livello competitivo. Questo discorso vale tanto per l’azienda in quanto organizzazione quanto per tutti i suoi dipendenti.
Contrariamente a quanto si possa pensare, lo sviluppo delle tecnologie non si traduce per forza in una richiesta di incremento delle competenze, anzi! Sempre più spesso vengono create soluzioni ad hoc in grado di sostenere le aziende nel raggiungimento dei loro obiettivi tramite una revisione del know-how che già possiedono al loro interno.
In un mondo in continua evoluzione è esattamente questo il fattore che segna la differenza tra il piacere del successo e l’amarezza del fallimento.
Definizione di Low-Code
Il Low-Code è un approccio allo sviluppo software che richiede competenze tecniche inferiori rispetto al classico Coding, detto anche Pro-coding. Le Piattaforme di sviluppo Low-Code (LCPD, Low-Code Development Platforms) vengono adottate dagli sviluppatori e sono caratterizzate da interfacce utente grafiche che permettono la creazione di app tramite modellazione visiva.
Queste interfacce sono pensate per rendere più facile e veloce lo sviluppo delle applicazioni e riducono nettamente l’utilizzo del codice rispetto ai metodi di lavoro utilizzati fino a poco tempo fa.
Un esempio concreto di modellazione visiva è il cosiddetto drag-and-drop, un’azione molto semplice che richiede solamente tre step:
- La selezione dell’elemento che si vuole inserire;
- Il trascinamento dello stesso nella posizione desiderata;
- Il suo successivo rilascio.
Le fondamenta delle Piattaforme Low-Code sono costituite da una logica base particolarmente intuitiva che permette agli sviluppatori di svolgere il proprio lavoro in maniera più rapida.
Differenza tra Low-Code e Pro-Code
Nonostante la digitalizzazione dei flussi di lavoro aziendali possa oggi essere effettuata in maniera più semplice rispetto al passato, è importante evidenziare nuovamente che l’utilizzo del Low-Code richiede comunque una certa conoscenza del linguaggio di programmazione.
Al contrario del coding, però, le competenze specifiche richieste per adoperare su queste Piattaforme sono inferiori e di conseguenza possono essere sviluppate in un arco temporale di durata inferiore.
Il coding puro, infatti, richiede un livello di expertise elevato a tutti coloro che operano nel campo. La conoscenza approfondita dei linguaggi di programmazione e la scrittura di codice rappresentano la base di tutti i team di sviluppo che scelgono di mantenere al loro interno un approccio di questo tipo.
Nonostante il livello di difficoltà che implica sia maggiore, utilizzare il coding durante le attività di sviluppo di applicazioni aziendali offre agli sviluppatori il pieno controllo dell’intero processo. Questo, a sua volta, permette di creare soluzioni altamente personalizzate in grado di rispecchiare al 100% la visione di chi le progetta.
Differenza tra Low-Code e No-Code
Le piattaforme No-Code eliminano completamente l’utilizzo dei linguaggi di programmazione dai processi di sviluppo software. Questa soluzione radicale ha lo scopo di minimizzare i tempi e massimizzare la facilità di lavoro ampliando enormemente il bacino di utenza all’interno delle aziende.
Con un approccio No-Code purtroppo vanno a perdersi tutte quelle che sono le possibilità di personalizzare i propri applicativi tramite l’utilizzo del codice. In pratica, questo tipo di soluzione viene adottato nel momento in cui non vi è alcuna conoscenza di codice e sia necessario uno sviluppo rapido del prodotto.
Il No-Code causa quindi una perdita di eventuali elementi custom realizzabili solo tramite stili di programmazione più “vecchio stile”.
Alla fine, una volta calcolati i costi e i benefici legati ad ognuna modalità di sviluppo, il Low-Code può essere considerato la soluzione più funzionale. Questa conclusione è dovuta principalmente al fatto che permette di ridurre drasticamente i tempi di lavoro pur permettendo agli sviluppatori di avere il controllo del processo tramite l’utilizzo parziale dei linguaggi di programmazione.
Il ruolo del Low-Code per i business
Il mercato attuale presenta un’elevata domanda per lo sviluppo di applicazioni ma la relativa offerta non è in grado di soddisfare tutte le richieste. Il numero di sviluppatori esperti è inferiore a quello che servirebbe per raggiungere questo obiettivo e, come ben sappiamo, non è facile sviluppare questo tipo di competenze partendo da zero.
Come si può procedere quando ci si trova in questa situazione? Facile, semplificando il processo di sviluppo delle applicazioni. Nell’ultimo periodo tutti i settori sono stati costretti a trovare soluzioni alternative che permettessero loro di progettare e implementare applicazioni aziendali in maniera rapida ed efficace.
Come sempre accade, la nascita di un bisogno ha incentivato lo sviluppo di una soluzione che fosse capace di soddisfarlo. In questo caso, il bisogno legato all’ottimizzazione dei tempi e alla semplificazione dei processi ha contribuito alla nascita di una nuova funzione: il Citizen Developer.
Nel momento in cui un business dovesse avere la necessità di sviluppare un software custom per automatizzare e migliorare i workflow aziendali, il Citizen Developer è il soggetto in grado di intervenire e risolvere il problema. Nonostante il suo background tecnico molto ristretto, le piattaforme LCPD gli permettono di creare in maniera efficiente tutti applicativi necessari.
La nuova funzione aziendale che è appena venuta a crearsi è di particolare importanza poiché sono proprio i Citizen Developers, in quanto dipendenti dell’azienda, a conoscere esattamente i processi interni e le necessità ad essi correlati. Analizzando questa nuova realtà, le aziende che fanno affidamento sui Citizen Developers non sono più costrette ad appesantire il carico di lavoro del settore IT con continue richieste di nuovi sviluppi software.
Quali sono i vantaggi del Low-Code?
Riassumendo quanto appena detto si possono riscontrare diversi benefici legati all’utilizzo di Piattaforme di questo tipo. Il Low-Code consente di:
- Accelerare il processo di creazione di software applicativi. Non dovendo costruire l’applicazione da zero basandosi unicamente sui linguaggi di programmazione, i tempi di lavorazione vengono diminuiti notevolmente.
- Rendere più accessibili le funzioni di sviluppo software. Non si deve necessariamente essere sviluppatori professionisti (o Pro Developers). È nata infatti la figura del Citizen Developer a sostegno delle task che richiedono lo sviluppo Low-Code.
- Alleggerire del carico di lavoro per gli IT. Nel momento in cui questo tipo di tasks riescono a essere portate a termine dai Citizen Developer, i Pro Developer riescono finalmente a concentrare le proprie attenzioni ed energie su progetti che richiedono un maggiore livello di expertise.
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